Psicoterapia interpersonale nei giovani con disturbo depressivo
Valentina Cesarali
L’infanzia e l’adolescenza sono momenti delicati all’interno del ciclo vitale che comportano importanti cambiamenti a livello fisico, cognitivo, affettivo e può accadere che delle difficoltà riscontrate in queste fasi diano origine a un disagio. Il disturbo depressivo nei giovani è molto diffuso, tanto che il 14-25% dei ragazzi afferma di aver provato almeno un episodio depressivo prima dell’età adulta. Inoltre nella maggior parte dei soggetti questo problema tende a ripresentarsi e cronicizzarsi e spesso si presenta in comorbilità con altre problematiche, quali disturbo d’ansia, uso di sostanze, gravidanze indesiderate e ideazione suicidaria. Tutto ciò rischia di comportare una significativa alterazione di funzionamento del soggetto sia a livello psicologico (compromettendo anche il funzionamento scolastico) sia a livello sociale (nelle relazioni con la famiglia e il gruppo dei pari). Alcuni studi hanno dimostrato che esiste una continuità tra la depressione infantile e adolescenziale e quella in età adulta, e dunque i ragazzi che sviluppano questo disturbo, se non trattati adeguatamente, presentano il forte rischio di diventare in futuro adulti depressi.
Sebbene il numero delle ricerche effettuate sull’efficacia degli interventi terapeutici su bambini e adolescenti sia significativamente minore rispetto a quelle sugli adulti, i dati ad oggi disponibili mostrano come nel trattamento del disturbo depressivo nei giovani sia la farmacoterapia che la psicoterapia si sono rivelate efficaci (singolarmente o combinate), e di quest’ultima i modelli più funzionali sono quello cognitivo-comportamentale e quello interpersonale (IPT). In particolar modo, la IPT si è rivelata un importante strumento terapeutico con un’efficacia superiore al placebo e in grado di ridurre la sintomatologia depressiva in fase acuta. Oltretutto questo approccio si rivela adeguato anche in quei casi di depressioni medie o moderate per cui non è necessario un intervento farmacologico.
Lo studio di Mufson del’99 ha evidenziato l’efficacia dell’IPT su adolescenti depressi mostrando, come in sole 12 settimane i soggetti presentassero non solo un decremento dei sintomi depressivi, ma parallelamente un miglioramento significativo riguardo il funzionamento globale e sociale, incrementando ad esempio la capacità di trovare nuove strategie ed usarle in modo adattivo.
Replicando i risultati precedenti, in altri due studi successivi, Mufson et al (2004; 2005) hanno approfondito la conoscenza dell’efficacia e dell’applicabilità della psicoterapia interpersonale per adolescenti depressi (IPT-A) in ambienti scolastici situati in zone disagiate di New York. È stato selezionato questo approccio per eseguire il confronto con altre tipologie di trattamento per vari motivi: è un tipo di terapia breve, limitata nel tempo, descritta nei manuali e si è dimostrata efficace nella popolazione adulta. Inoltre, ha l’obiettivo di ridurre i sintomi depressivi e migliorare il funzionamento interpersonale in almeno una delle quattro aree (sofferenza, conflitti di ruolo, transizioni di ruolo, deficit interpersonali), sviluppando strategie che permettano di affrontare questi problemi. In entrambi gli studi è stato confrontato l’approccio IPT-A con il trattamento utilizzato usualmente in ciascuna scuola dai terapeuti, denominato TAU. In entrambi gli studi sono stati inclusi terapeuti impiegati nelle scuole selezionate per la ricerca, ed era, quindi, prevista una fase in cui venivano formati ad adottare l’approccio IPT-A. Gli studenti trattati con questo metodo hanno mostrato, anche in queste due ricerche, una riduzione significativa dei sintomi della sindrome depressiva rilevati sia dal terapeuta che tramite self-report, oltre ad un aumento del funzionamento generale e sociale al termine delle 12 settimane di trattamento, nello studio di Mufson et al (2005) e dopo soltanto 8 settimane di terapia nello studio risalente al 2004. Inoltre, questi studenti hanno riportato miglioramenti più significativi e in termini più brevi rispetto a quelli trattati con TAU.
La struttura della IPT adattata per l’adolescente (IPT-A) è la stessa della IPT standard:
- 12-16 sedute
- Focus di intervento come nella IPT (4)
- Usa le stesse tecniche e strategie di intervento
L’unica modifica apportata riguarda l’aggiunta del focus separazione/divorzio dei genitori che per un adolescente può rappresentare un evento di vita estremamente doloroso.
Bibliografia
- Laura H. Mufson, Myrna M. Weissman, D. Moreau, R. Garfinkel, Efficacy of Interpersonal Psychotherapy for depressed Adolescents, Arch Gen Psychiatry/Vol.56, June 1999
- Laura H. Mufson, K. Pollack Dorta, M. Olfson, Myrna M. Weissman,
- K. Hoagwood, Effectiveness Research: Transporting Interpersonal
- Psychotherapy for Depressed Adolescents (IPT-A)
- From the Lab to School-Based Health Clinics, Clinical Child and Family Psychology Review, Vol. 7, No. 4, December 2004
- Laura Mufson, K. Pollack Dorta, P. Wickramaratne, Y. Nomura, M. Olfson, Myrna M. Weissman, A Randomized effectiveness trial of Interpersonal Psychotherapy for Depressed Adolescents, Arch Gen Psychiatry/Vol 61, June 2004.